Ilaria Grasso su Periferie

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Da Carteggi Letterari
 
 

Spesso gli elementi marini vengono utilizzati come archetipi del nostro mondo interiore. Frequentemente usiamo termini come ‘abissi’ o ‘tormente’ per riferirci anche ciò che abbiamo nel nostro cuore e nella nostra anima. E lo facciamo d’istinto o per meglio dire ‘a naso’ perché gli odori sono altamente resistenti alla memoria. Nel nostro cervello infatti la zona deputata alla codifica degli odori è molto vicina all’ippocampo il quale, inserito nel sistema limbico, svolge un ruolo importante nella formazione delle memorie esplicite (dichiarativa e semantica), nella trasformazione della memoria a breve termine in memoria a lungo termine e nella navigazione spaziale. Ilaria Boffa tramite l’immagine del cane che annusa sulla battigia ci porta a conoscenza di questa dinamica in maniera diretta ed efficace.
Per mezzo di questi versi descrive luoghi di sicuro approdo e turbini che ci lasciano spesso con il cuore infranto, disorientato e affamato di nutrimento nuovo e rassicuranti odori. La chiusura finale della poesia ci svela anche alcune possibili reazioni e comportamenti. Abbiamo infatti acquisito quella vulnerabilità (sensibilità) che ci farà leggere meglio dentro noi stessi e il mondo che ci circonda e, nonostante tutto, andare più lontano. Forse neanche dove mai avremmo immaginato di arrivare.

 

Ilaria Grasso

 
 
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