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Il tempo ti guarda scorrere – Barbara Vuano


 
 


 
 

Il tempo ti guarda scorrere
Barbara Vuano

Samuele Editore 2017, collana Scilla
prefazione di Marina Giovannelli

pag. 72
Isbn. 978-88-96526-90-3

12 €
 
 

Dalla prefazione:

Forse la principale caratteristica di Barbara Vuano è proprio la sua postura rispetto al “fare poesia”, cioè l’incessante disponibilità all’accoglienza dell’esistente, non tanto “perseguita”, quanto “riconosciuta” nel suo manifestarsi. Il che non significa ignorare la complessità o sottrarsi alle sue conseguenze, ma semplicemente “esporsi” ad essa. Mettere sullo stesso piano concettuale (nel senso etimologico in cui usa il termine María Zambrano – conceptum = concepito) ogni elemento visibile e invisibile, la natura animale, vegetale e siderale, il presente, il passato e il futuro, i vivi e i morti, il lontano e il vicino, in una visione di pura interiorità, significa porsi dichiaratamente nell’ottica della trascendenza da un lato, dall’altro dell’eterna contemporaneità.
Questa rigorosa cifra interna è dichiarata fin dal titolo della raccolta, Il tempo ti guarda scorrere, dove un’inversione fondante di termini instaura un rapporto inconsueto fra “soggetto” e “tempo” in cui non è il primo ad agire ma il secondo, sfondo comune a ogni altro elemento. Per riuscire in questo si devono innanzitutto accantonare per sempre orologi e clessidre e considerare il tempo quale durata, immaginarlo come una sorta di mandala, ma senza perimetro, entro cui persiste in con-vivenza tutto ciò che viene incontro.

Marina Giovannelli

 
 
 
 
Il tempo ti guarda scorrere
 
Il tempo ti guarda scorrere
ti guarda mentre batti nel silenzio
come una campana che non osa
 
Perché non osi?
Sei sulla soglia e hai paura
come un cavallo che scalpita
come un cane che abbaia
 
Hai paura di perderti come una piuma
una piuma che fluttua senza palpito
 
La strada porta dritta laggiù
dove il minimo gesto costa la fatica
di non essere venuto
e tutto è confuso e sciolto
 
dove si levano i profumi della sera
e il letame supera il sambuco
dove posare le scarpe e ricominciare il viaggio
perché crisalide e respiro non sono la stessa cosa
 
Una figura cammina con la schiena ritta
e nel mezzo ha come un prurito
nel mezzo, dove spuntano le ali.
 
 
 
 
Togliti quel peso dagli occhi
 
Togliti quel peso dagli occhi
Il tavolo nel bosco è fiorito
come un cavallo pazzo
 
L’erba cresce nuda
cresce e affonda
 
Il fiume scioglie i capelli
allarga la fronte azzurra
guarda il cielo e dice
non sostare, è la ghiaia che conta
le colline, i depositi
le conchiglie frantumate
il più piccolo ciottolo
che la corrente trascina.
 
 
 
 
Tutti i momenti possibili in questo
 
Tutti i momenti possibili in questo
La valle e il fiume
una corrente lentissima
e iridescente
come le formiche al formicaio
inesorabili e mute
 
Il doppio della farfalla
non è il bruco
ma un’altra farfalla
che trasmuta leggera
dal silenzio al suono.
 
 
 
 


 
 
 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.