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Despojando Raíces – Sandro Pecchiari



 
 
Despojando Raíces
Sandro Pecchiari
Traduzione in spagnolo a cura di Antonio Nazzaro
Pag. 144
in pubblicazione
 
 
Uniediciones/Samuele Editore 2019
in collaborazione con Coleccíon Territorio de Encuentro e Istituto Italiano di Cultura di Bogotà
 
 
IN DISTRIBUZIONE IN COLOMBIA
 
 
 
 

C’è sempre un’immagine aperta nei versi di Pecchiari, allo stesso modo in cui molte chiuse si sottraggono da un gioco ellittico, che è poi la giusta strada per introdurci nella sezione di lucreziana memoria: De rerum natura; la natura delle cose di Pecchiari detiene la consapevolezza di una vita che, rispetto a noi, la farà inevitabilmente da padrona.

Mary Barbara Tolusso

 
 

Hay siempre una imagen abierta en los versos de Pecchiari, y de la misma manera, muchas otras están cerradas y se apartan de un juego elíptico, que es luego la justa calle para introducirnos en la sesión de lucreziana** memoria: De rerum natura; la naturaleza de las cosas de Pecchiari detiene la conciencia de una vida que, respecto a nosotros, la convertirá inevitablemente en dueña.

Mary Barbara Tolusso

 
 
 
 
Oltre
 
Oltre la fila dei pini non domati
che sgagliardano il loro isolamento
–una pineta in fuga dagli umani–
ti spingi a stento, e noti tracce
d’altrui corrispondenze nei condom,
nelle latrine d’una serata sciolta,
 
tu, che non ne immagini il fluire,
sei solo il soldato di te stesso
e cerchi solo i tuoi sogni da sminare.
 
Oltre, nell’aria che ti occupa i capelli,
perdendo l’elmetto freddo della mente,
gli anfibi ormai rifugio di animali,
avanzi sbottonando il corpo
inesperto che sciorina tutte le bandiere
bianche della vita, tutte adesso, riluttante.
 
Non saprai tornare se non ricompattando
barattoli rami ondate e ricordi disseccati
come granchi improvvidi nel sole.
 
Oltre oltre ancora trova altre vie efficaci.
Non c’è alcun rifugio né armatura.
Sei nudo, bello, solo e sei tutto finora
finalmente tuo.
 
 
 
 
Más allá
 
Más allá de la fila de los pinos no domados
que gallardean su aislamiento
–una pineda en fuga de los humanos–
te empujas a duras penas, y notas rastros
ajenos de correspondencias en los condones,
en las letrinas de una noche suelta,
 
tú, que no imaginas el fluir,
eres solo el soldado de ti mismo
y buscas solo tus sueños que trocear.
 
Más allá, en el aire que te ocupa los cabellos,
perdiendo el casco frío de la mente,
los anfibios ya refugio de animales,
avanzas desbrochando el cuerpo
inexperto que muestra a todas las banderas
blancas de la vida, todas ahora, reluctante.
 
No sabrás regresar sino reagrupando
frascos ramas oleadas y recuerdos disecados
como cangrejos impróvidos al sol.
 
Más allá más allá aún encuentra otros caminos eficaces.
No hay ningún refugio ni armadura.
Eres desnudo, bello, solo y eres todo hasta ahora
finalmente tuyo.
 
 



 
 

Samuele Editore

Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone, nel nord est Italia. La stessa città di Pordenonelegge, una della più importanti manifestazioni letterarie nazionali. E città vicino a Casarsa, la terra di Pier Paolo Pasolini. Samuele Editore nasce riprendendo il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò molte opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti. Poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano. La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura. Samuele Editore prende l’eredità di quel grandissimo momento storico prendendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Intenzione bene esemplificata dal motto Utile dulci che Samuele Editore riprende a manifesto del suo lavoro. Si tratta infatti di un passo oraziano tratto dall’Ars poetica (13 a.c.): “Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, Lectorem delectando pariterque monendo” – “ha avuto ogni voto colui che ha saputo unire l’utile al dolce, dilettando e nello stesso tempo ammonendo il lettore”. Lo stesso passo viene ripreso nel XVIII secolo dall’Illuminismo italiano col significato di “il lavoro e l’arte sono fondamento di una vita serena”. Ripreso nello stesso significato anche dalla tipografia di Nicolò Bettoni, è adesso concetto fondante e continuamente ispiratore della ricerca poetica e delle pubblicazioni di Samuele Editore. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando con i maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con poartecipazione a Festival importanti (Pordenonelegge, Fiera del Libro di Torino, Ritratti di Poesia di Roma) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore è considerato uno dei migliori editori del settore Poesia in Italia e vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali Il corriere della sera, L’espresso, e continue recensioni nella famosissima rivista Poesia (la maggiore rivista italiana del settore). Col desiderio di aumentare la conoscenza della Poesia italiana e del mondo, a maggio 2013 Samuele Editore apre un ufficio internazionale dedicato a quegli autori che intendono far leggere le proprie opere al pubblico e ai poeti italiani, da sempre unici e importantissimi nella poesia mondiale. Con l’esperienza di un ottimo libro di poesie inglesi tradotte in italiano (Patrick Williamson) e del maggior poeta vietnamita vivente (Nguyen Chi Trung) Samuele Editore si propone di tradurre e proporre in doppia lingua le opere più meritevoli di autori non italiani, continuando la ricerca delle grandi opere poetiche di autori famosi e non famosi, capaci però di scrivere grandi libri. In questo si inscrive la partecipazione, nel 2014, al New York Poetry Festival. Con la grandissima convinzione che la Poesia può diventare ponte internazionale tra le persone, per farle parlare, per farle capire, creando cultura.