Corso di Lettura e Scrittura Poetica – 12 febbraio

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Concluso il secondo appuntamento del Corso di Lettura e Scrittura poetica della Samuele Editore a Maniago. In questa giornata si è aggiunta un’ulteriore persona arrivando quindi al numero definitivo di otto partecipanti.

Abbiamo cominciato la lezione con una riflessione sull’incontro precedente e sulla difficoltà emersa a definire effettivamente cos’è la poesia. Ne abbiamo valutate le funzioni e abbiamo compreso la responsabilità che lo scrivere in versi comporta. Sottolineando ulteriormente che la poesia è, oltre la parola, un modo di approcciarsi e stare e di affrontare il mondo. Una partecipante ha inoltre sottolineato quanto importante sia stata la definizione data dal Gruppo 77 di poesia come fare sentita al primo incontro dell’anno di Una scontrosa grazia (il ciclo di incontri curato a Trieste da Alessandro Canzian e Sandro Pecchiari, qui).

Abbiamo iniziato poi il secondo modulo del Corso che prevede letture di poeti novecenteschi. Abbiamo letto e commentato uno per uno i primi dieci testi di Ultime cose di Umberto Saba. E nello specifico: Lavoro, Violino, Fontanella, Bocca, Caro luogo, Solo, Quando si apriva il velario, Amico, I morti amici, Ecco, adesso tu sai.

La lettura ad alta voce dei partecipanti e dell’Editore ha sottolineato le continue variazioni di tono di Saba all’interno del medesimo testo, le precise e puntuali scelte di parole finalizzate a calcare allitterazioni e assonanze non di rado utilizzate per una musicalità circolare che poi si spezza nei punti più dolorosi. Abbiamo preso atto della complessità della leggibilità nel momento in cui il poeta vuole evocare le difficoltà del pensiero e abbiamo sentito le diverse sfumature di significato che i diversi accostamenti di parole riescono a creare e a evocare.

Ci siamo poi soffermati sulla densità della parola sabiana e la sua essenzialità completa, funzionale, anche quando diventa più descrittiva come in Amico. E ci siamo soffermati sulla scelta della lunghezza dei versi. In ultimo abbiamo fatto un breve accenno alla struttura dell’opera che già in questi dieci testi emerge.

L’incontro si è concluso con la lettura di una propria poesia dei partecipanti facendo notare una maggior consapevolezza del verso anche nell’autocorrezione durante la lettura stessa. Per casa la copiatura, a mano o a computer, di trenta testi almeno di Saba tratti da Quasi un racconto.